Massimo Bray: rilancio Italia passa dal binomio cultura-turismo

Posted On 16 Giu 2013

Tag: Beni culturali, cultura, fondazione cariplo, italia, massimo bray, ministro, news, Turismo

“Investire in cultura vuol dire credere realmente nel rilancio del Paese che non può non passare dal binomio cultura-turismo”. A dirlo è il ministro per i Beni, le Attività Culturali ed il Turismo, Massimo Bray, a margine del suo intervento al convegno ‘Distretti culturali e nuove prospettive di sviluppo per i territori’, organizzato dalla Fondazione Cariplo alla Triennale di Milano. Secondo Bray “la cultura non è mai un costo ma una risorsa importante, la risorsa migliore che questo Paese ha per valorizzare la sua grande storia e la sua grande arte”. Il convegno della Fondazione Cariplo, oltre alla partecipazione del Ministro, ha visto alternarsi operatori della cultura, studiosi, imprenditori ed amministratori locali. Al centro il progetto dei distretti culturali attivati in Lombardia, con oltre 150 enti pubblici e privati coinvolti e più di 60 milioni di euro investiti (20 della Fondazione). L’attivazione dei distretti è avvenuta attraverso una procedura di valutazione che ha raccolto oltre 30 progetti, dei quali 6 sono diventati realtà e sono oggi operativi. Ogni distretto ha la sua identità. Ad esempio la Valle Camonica punta sulla valorizzazione del patrimonio legato alle incisioni rupestri; l’Oltrepò mantovano ha l’obiettivo di rilanciare la vocazione agrituristico-gastronomica della zona; la provincia di Cremona investe sulla musica; le regge dei Gonzaga di Mantova vogliono dare un nuovo slancio alla raffinatezza artistica dell’epoca gonzaghesca; il distretto della provincia di Monza e Brianza parte dai beni artistici per cercare di aumentare la capacità di impresa delle aziende locali; la Valtellina, infine, punta sulla promozione dei beni architettonici e paesaggistici. Il presidente della Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti, ha commentato così l’iniziativa: “È la dimostrazione che quando si riesce a portare con metodo tutti gli attori interessati allo stesso tavolo, i risultati ci sono. Ed è la conferma che i beni culturali possono davvero essere l’elemento cardine della nostra ripresa”.